lunedì 27 febbraio 2017

La mia DEVIL'S food cake per il Club del 27


I've got the devil in meeeee!

Gloria nell'alto dei cieli
Ma non c'è pace quaggiù
Non ho bisogno di veli
Se già un angelo tu

Che accendi un diavolo in meeeee!!!
huuuuuu..!!!!


... è stato più forte di meeee!!!
Non appena ho letto il nome di questa torta, ho cominciato a canticchiare questa canzone di Zucchero... a punto ... zucchero!!!
Il club del 27 apre le sue porte e lo fa con un dolce battesimo! Quello delle Layer cakes  torte a strati, sontuose e goduriose! Che ve lo stò a dire? Fatevi un giro qui e poi mi saprete dire...

Io ho visto la Devil's Food Cake e mi ci sono buttato di testa, non si può fare diversamente perché... ha accesso un diavolo in meeeee... (e anche nel cozzaro)!




DEVIL’S Food CAKE





Se non era peril Club del 27, chi altro me la faceva fare una "bomba peccaminosa" del genere!!?? Nessuno!! Perciò, grazie!!!





Ingredienti:
Per la torta (per due teglie da 18cm o 20 cm )
220 ml di latte 
succo di 1 limone piccolo
225 gr di farina
50 gr di cacao amaro
1 cucchiaio di bicarbonato ( io un poco meno di un cucchiaio )
100 gr di burro
250 gr di zucchero di canna
3 uova
Per la farcitura 
300 gr di cioccolato fondente
300 gr di panna acida (in alternativa si fa in casa con 500 ml di panna 1 vasetto di yogurt e succo di 1 limone )
per preparare in casa la panna acida, basta unire in un contenitore la panna, lo yogurt e il succo di limone e lasciarlo a temperatura ambiente per 24ore. 
per la glassa a specchio
150 gr di panna liquida
150 gr di acqua
170 gr di zucchero
75 gr di cacao amaro
1 cucchiaio  di agar agar


Procedimento
per la torta...
mettere il succo di limone nel latte e lasciarlo riposare per 1 ora circa.
setacciare la farina il cacao e ìl bicarbonato.
montare il burro con metà dose di zucchero di canna e una volta spumoso aggiungere un uovo alla volta alternando allo zucchero rimanente e alla farina, aggiungere a questo punto a filo il latte .
dividere il composto in due teglie precedentemente imburrate ed infarinate e cuocere per 30 min. a 170 °( fare prova stecchino devono essere umide all’interno )

per la farcia*
tritare il cioccolato sciogliere a bagnomaria o al microonde ed aggiungere fuori dal fuoco la panna acida e lo zucchero 
N.B. il cioccolato e la panna devono essere alla stessa temperatura .
per il montaggio della torta
una volta estratta la torta dal forno, lasciarla riposare 10 minuti nella teglia, poi capovolgerla su una gratella e farla raffreddare completamente. 
una volta raffreddata,  tagliare la base  in due parti . fare lo stesso con l’altra torta, in modo da ottenere 4 dischi : spalmare la crema all’interno e all’esterno

per la glassa a specchio
In un casseruolino, unire tutti gli ingredienti e , a fiamma bassa, portare ad ebollizione. Far sobbollire per 5 minuti, sempre a fuoco basso. 
Lasciar raffreddare fino ai 40 gradi di temepratura e poi colare la glassa sulla torta, spatolandola lungo i bordi.   




Note:
Per farla ancora più "devil", ad ogni strato ci ho pensato bene a bagnarla (poco perché da per se è già umida) con una tazzina abbondante di caffè e mezza di baileys (e ve l'ho detto no? Che è peccaminosa stà qua!)

1. La glassa a specchio è spaziale, proprio diventa uno specchio. Le dose sono abbondanti, perciò se non avete in mente di giocarci con decori vari (come le mie borchie rock) vi consiglio di diminuire le dosi

2. Sempre la glassa. Assciuga velocemente perciò dovete essere brave e veloci facendo attenzione a quella che cola e avanza nella base. Questa glassa la si può rimaneggiare, una volta addensata, se messa di nuovo nel pentolino con un paio di cucchiai d'acqua e a fuoco basso, questa si scioglie di nuovo, basta non smettere di mescolare e poi passare per un collimo che è nuovamente pronta. E così che ho fatto le "borchie" riempendo parte degli stampi per i lollipops... ed in un attimo è asciuta!!! 







sabato 25 febbraio 2017

Pollo FRITTO all'infinito


…lo confesso… ho fritto pure io! 
E non me ne pento affato!
Perché qualsiasi cosa, fritta, è sempre più buona
Perché il fritto scrocchia dal primo a l'ultimo morso ed è una sensazione di libidine! Come è anche libidine, sapere che i tuoi vicini sentiranno l'odore del fritto per giorni, e moriranno di rabbia per l'odore e per l'invidia e mancanza di coraggio a friggere anche loro… ma peccare non è da tutti, sopratutto se uno dei vicini è stato un prete laico.

Tutti davanti ai fornelli dotati di turbanti e bandane per non farsi attecchire il fritto nei capelli. Se si attacca nel resto della casa chi sennefrega! Tutti con le mani, il naso e le guance unte… e non negatelo!!! Il primo che non si sia sporcato mangiando il pollo fritto alzi la mano! 

Secondome Silvia (a volte Cinzia per gli a mici...) sapeva che ad ogni boccone abremmo ansimato, leccato le ditta e sporcato le mani e la faccia con tanto gusto. 
Questo mese l'MTC è stato un svolazzare di ricette che solo a guardarle viene l'acquolina in boca, perciò un ringraziamento da parte mia e dal cozzaro a Silvia, la prima "ancheno" che vince la sfida culinaria più grande della blogosfera, da dire però, che subito dopo ha aperto pure lei un blog…Officina golosa, emenomaleeeeee!!!!! Erano giorni, e dico giorni che glielo dicevamo... 

In questa sfida Silvia ci propone due versioni di pollo fritto; una con impanatura con farina e l'altra con uovo e pane. Noi dobbiamo preparare sempre queste due impanature e presentarle assieme, scegliendone però una delle due, da potere cambiare a secondo i nostri gusti (o disturbi mentali da food blogger) 
Per questa sfida, la trovate qui, la regola è: Pollo fritto (tenero/gustoso/croccante) = marinatura+panatura+cottura

…e visto che uno dei miei "disturbi" più frequenti è la curcuma, che ho usato nella pannattura con l'uovo, assieme un mix di spezie e  mescolate alla formenton otto file. Si, ci ho messo l'8 lì dove ho potuto, perché è simbolo d'infinito e perché il fritto è peccaminoso e sarei capace di mangiarlo a qualsiasi ora... ma mi contengo. 
Per la marinatura ho aromatizzato il latticello con dello zenzero.


Pollo FRITTO all'infinito 
 panatura di formenton otto file alle 8 spezie 

...con maionese alla curcuma, 
insalata fredda di patate e coleslaw

e tutto ciò per l''MTC più fritto della storia, dal'Italia a Singapore...
grazie alla sfida proposta da Silvia Zanetti





Partite il giorno prima con i preparativi. Tagliate il pollo, io in 8 pezzi. Mettete la metà a marinare nel latticello (come descritto da Silvia) e l'altra metà a marinare con il latticello con l'aggiunta dello senzero grattugiato.


MARINAGE...

LATTICELLO homemade
300 g latte parzialmente scremato
300 g yogurt magro
15 ml succo di limone filtrato
(+ 5 cm di zenzero per l'altra marinatura)  

In una ciotola versate lo yogurt e il latte e stemperateli, infine aggiungete il limone. Lasciate a temperatura ambiente per 15 minuti circa.
Dividete il latticello in due recipienti, in uno adagiate 4 pezzi di pollo, devono essere il più coperti possibili. Versate il resto del latticello nell'altro recipiente, grattugiate lo zenzero e massagiateci il pollo, poi versare il tutto dentro. 
Coprite con la pellicola e mettete in frigo per almeno 4 ore, ancora meglio se tutta la notte come ho fatto io.




PANAGE...



POLLO FRITTO Panatura con farina
-Ingredienti per 4 pezzi di pollo con ossa e pelle-
125 g farina
sale
pepe
1,5 l olio evo per friggere

Rimuovete il pollo (tutto) dalla marinatura, lasciatelo scolare sopra una gratella posta su un foglio di carta da forno per mezz’ora almeno.
Preparate un piatto fondo per appoggiare il pollo impanato, un piatto piano coperto da carta assorbente per appoggiare il pollo appena fritto e una placca da forno coperta anch’essa da carta assorbente per riporre il pollo fritto in forno e tenerlo al caldo.
Preparate sacchetto alimentare capiente e metteteci la farina con il sale e il pepe, mettete due pezzi per volta e agitate finche la farina si sia impregnata bene attorno a tutti i pezzi di pollo. Poi scuoteteli eliminando così la farina in eccesso. Appoggiateli sul piatto preparato in precedenza.
In un pentolino (dai bordi alti) versate l’olio e scaldatelo a fuoco medio fino alla temperatura di 180 °C circa.
Se non avete il termometro mettete un pezzo di pane nell’olio, quando dorerà sarà il momento di immergere il pollo.
Immergete 2 pezzi di pollo alla volta. Osservate l’olio: il pollo appena immerso friggerà formando molte bolle grandi e man mano che si cucinerà le bolle diminuiranno sempre più . Quando il pollo avrà una colorazione dorata ed omogenea, a me mi ci sono voluti 10 minuti di cottura, ma dipenderà della grandezza del pezzo, scolatelo dall’olio ed appoggiatelo sul piatto con la carta assorbente.
tenerlo al caldo nel forno preriscaldato a 120°C circa, infornandolo sulla placca da forno.




FRITTAGE...


POLLO FRITTO Panatura con pane e uovo
-Ingredienti per 4 pezzi di pollo con ossa e pelle-
3 uova medie
100 g farina + mix di 8 spezie
100 g  formenton otto file + 25 g farina di mais + 1 cucchiaio di farina
sale
1,5 l olio evo per friggere

mix di 8 spezie*
1 cucchiaino abbondante di curcuma
5 grani di pepe nero
5 foglioline di curry
i semmi di 5 bacche di cardamomo
mezzo cucchiaino di fieno greco
mezzo cucchiaino semi di senape
mezzo cucchiaino semi di coriandolo
mezzo cucchiaino semi di finocchio

In un padellino scaldare i semmi di 5 bacche di cardamomo, il fieno greco, i semi di coriandolo e quello di finocchio. Scaldandoli lasciano andare gli olli essenziali e il sapore e profumo ci guadagna così come le loro proprietà benefiche. Trasferirle in un mortaio e pestarle aggiungendo il resto di spezie e un cucchiaino scarso di sale grosso. 

Sempre in un sacchetto alimentare, capiente, mescolateci la farina e il mix di spezie 
mettete due pezzi per volta di pollo, quello marinato allo zenzero, (lasciati sempre a scolare sopra una gratella per almeno mezz’ora) e infarinateli agitando sempre il sacchetto finche la farina speziata si sia impregnata bene attorno a tutti i pezzi di pollo, se è necessario pressate bene. Poi scuoteteli eliminando così la farina in eccesso. 
Trasferite i pezzi di carne nell'uovo svatuto e regolato di sale, se serve aiutatevi con una forchetta, dopo dichè trasferiteli in un altro piatto, capiente, dove avrete mescolate le farine di mais più un cucchiaio di farina bianca. Passateli nella farina pressando nuovamente le carni coprendo così tutto il pezzo per bene. Una volta tutto panato procedete con la frittura.
Immergete 2 pezzi di pollo alla volta. Osservate sempre l’olio sia sempre a una temperatura adeguata. Quando il pollo avrà una colorazione dorata ed omogenea, a me mi ci sono voluti 11/12 minuti di cottura, dovuto alla panatura robusta, scolatelo dall’olio ed appoggiatelo sul piatto con la carta assorbente.


INTIMITAGE...

Tenetelo al caldo nel forno preriscaldato a 120°C circa, infornandolo sulla placca da forno. fino al momento di servirlo. Accompagnate con una salsa, per esempio che ne dite di una maionese alla curcuma e pepe? E magari un paio di insalate... 



ACOMPAGNAGE...
maionese alla curcuma pepe nero e senape:
1 uovo intero
300 ml d'olio di girasole
2 cucchiai di succi di limone
1 cucchiaino di senape
1 cucchiaino di curcuma
sale e pepe qb

Versare tutti gli ingredienti nel frullatore tranne metà dell'olio. Cominciare a frullare a basa potenza e quando gli ingredienti si sono amalgamati cominciate a versarci il resto dell'olio a filo.


Insalata di patate:
3 patate medie bollite.
mezza cipolla rossa
un gambo di sedano
3 cetriolini sotto aceto + 2 cucchiai del loro liquido di conserva
2 cucchiai di maionese (fatta in casa)
1 cucchiaio di gin 
un pizzico di sale e uno di zucchero

tagliare le patate a dadi grossi irregolari, Agiungeteci il sedano tagliatto a fette sottile una volta lavato e privo delle filamenta. Sbucciate la cipolla, ne serve la metta, ma anche un pò meno a secondo i gusti. tagliatella a fette sottile e aggiungete al resto assieme ai cetriolini anche questi fatti a rondelle sottili.
Aparte mescolate i liquidi con la maionese e condite il tutto. Conservare nel friggo coperto. L'endomani è ancora più gustosa!



Insalata coleslaw:
pressa paro paro da qui, per che lei (e lui) sono una certezza e perché la loro coleslaw mi ha rubato il cuore la prima volta che l'ho preparata, e ho pensato che forse questo abbinamento con il pollo era da farsi!!! 
La ricetta è per 10 porzioni perciò l'ho dimezzata 

Per 5 porzioni 1/2 cavolo cappuccio, privato della parte più dura
1 carote medie
1/2 cipolla bianca tritata finemente
30 g di zucchero
30 ml di latte
30 ml di latticello
500 ml di maionese (fatta in casa)
1 cucchiai di succo di limone
1 cucchiaio di aceto bianco
una punta di cucchiaino di sale


Il cavolo e le carote devono essere tritate molto finemente, devono avere una grandezza tra il riso e il couscous per intenderci, anche se si possono anche grattuggiare, ma la sensazione finale non sarà la stessa. Io ho usato il mixer, pochi secondi in varie volte con poca quantità di verdura dentro.

Una volta triturati cavolo e carote, si mettono in un'insalatiera (non di plastica) e si aggiunge la cipolla, mischiando bene. A parte, mischiare fino ad amalgamare il resto degli ingredienti e versarli sulle verdure e mescolare bene il tutto .

Coprire l'insalatiera e lasciare riposare in frigo per un minimo di 3 ore, ma meglio se tutta una notte prima di servire. Il riposo è importantissimo!! 



notte:
* Essendo allergica alla maggior parte del curry che ce in comercio, perché contengono peperoncino o pepe di cayenne, me lo faccio a casa e uso molto spesso questo mix, anche se di solito ci aggiungo dello zenzero in polvere, ma questa volta non l'ho aggiunto perché c'era già nella marinatura. 

1- con il collo del pollo, e parte della carcassa avanzata (poca) e l'aggiunta di qualche verdura (sedano, carota e porro) ho preparato un brodo. Tanto per non buttare nulla!









venerdì 17 febbraio 2017

Gli GNOCCHI, il cavalier, l'arme e il convento (parte IX)


...segue da Sabrina 


...Mentre l’attenzione di tutti era rivolta al padre priore, che parlava delle bellezze di quella terra aspra e forte, gli occhi del cavaliere continuavano a vagare per la sala. Per quanto ammirato dalla bellezza dei quadri, non riusciva a dimenticarsi della sua missione: trovare quello che gli era stato rubato e, con esso il ladro. Le parole del priore si mescolavano alle immagini di quei giorni, ai profumi di quella terra, ai colori dei paesaggi, all’impronta dell’uomo, capace di plasmare la natura in modo armonioso… e fu allora che le vide. 
Un paio di scarpe, massicce, le suole ancora intrise del fango della sera prima, mischiate alle umili calzature dei frati. Ecco l’indizio, ecco l’intruso. Tutto stava a vigilare, attenti, magari anche con l’aiuto di Dio: e tutto si sarebbe risolto. 
Il sole tramonto’ per la seconda volta, si fece sera e poi notte. I frati si allontanarono, prima per i vespri, poi per la cena e fu quando dalla cappella si alzarono i canti del Compieta che qualcosa, accanto a lui, si mosse. 
Passi furtivi, un fruscio di stoffa, un ansimare lento e pesante: di colpo, il cavaliere gli fu addosso e in men che non si dica, lo atterro’. 
“Aiuto, aiuto, accorrete!” grido’ forte nella notte. 
Il volto che si mostro’, alla luce fioca delle candele dei frati, fu quello dell’artista a cui il priore fu lesto a strappare la barba
“Niccolo’ de Neri, ora si che ti riconosco!” esclamo’, mentre le mani stringevano il prezioso pacchetto. “la Repubblica di Firenze non avra’ i nostri semi!” aggiunse poi con fermezza, mentre gli altri frati legavano il malfattore, per rinchiuderlo nelle cantine. 



Certe avventure rimangono impresse nella mente, ma questo workshop del MTC in Grafagnana ci è rimasto pure nel cuore!
ehem.... anche nel palato, e pure nei fianchi, di sicuro... perché è impossibile non fare il pieno e pure scorta di tante bontà e prodotti autoctoni quando sai già che non li troverai da nessun'altra parte. 
Per noi quelle 5 del nord, si parte sulla "Polo bianca" della Giuliana! Cariche di valigie, props, macchine fotografiche e una voglia matta di cominciare questa Gnoc'Aventura!
Un viaggio pieno di risate e di ricette scamiate, tanto che il tempo vola e ci siamo trovate senza renderci conto in Garfagnana! 
Dove ci hanno fatto capire, che non ce avventura che tenga, se non ci si riempie prima la panza, e perciò non ce posto migliore che all'Osteria vecchio Mulino
Da qui in poi, l'ebrezza dei luoghi e quella del vino Poderi Còncori e la scoperta della esistenza di una Banca Begionale di Germoplasma, sono stati un rincorsi di eventi ed emozioni, tanto di essermi inamorata di questa terra e la sua gente. 
Ma ne vogliamo parlare della visita al mulino di Piezza?
E' stato come l'assalto in banca dei fratelli Dalton! Avete presente?
Eramo invaghiti da quelle farine maccinate al momento: di castagne, di farro, di mais, di formenton otto file... una meraviglia!
E noi, quelle di Milano con la "Polo bianca", che ci chiedevamo come fare a caricare tutto in macchina per tornare a casa?
Pseee... ma fossero solo le farine! 
Che ne dite del formaggio e i salumi del Caseificio Marovelli e i legumi e ortagi scoperti nella fiera Garfagnana terra Unica dove ci ha portato Antonella, una garfagnina doc!  
Meglio non pensarci e disfruttare della visita all'azienda agricola Cerasa dove pranzare è una delle tappe da fare assolutamente, e non solo, lì scoprirete la vera pecora garfagnina e con un po' di vuota volontà potresti adottare un castagno! 
Io la Garfagna la amo!

E i gnochi? 
A si... i gnocchi in convento!
Dove Luigi, con molta cordialità ci ha prestato la cucina e ci ha lasciato liberi di trafficare con questa sperienza sui gnocchi, non a caso le patate della zona sono perfette per la loro preparazione, all'Mtc non si fanno le cose tanto per fare. E dalla cucina dall'Agriturismo Ai Frati ne sono uscite svariate ricette tutte con ingredienti del territorio.


Una delle ricette, quella dei gnocchi ripieni ve la propongo qua con qualche aggiunta di spezie.





Ma lasciatemi prima fare un brindisi, anche se virtuale, a tutte le persone che hanno partecipato e ideato questo workshop, quelli dietro e davanti le quinte, ma sopratutto ad Alessandra Gennaro la mente geniale, a Paolo Picciotto per la sua disponibilità e Annarita Rossi una padrona di casa eccezionale con il suo Dario, che adoro! 


GNOCCHI di patata e curcuma
ripieni di mela e cipolla caramelata al curry
Ingredienti per una trentina di gnocchi
600 g. di patate rosse a pasta gialla
100 g di farina (Verna macinata a pietra*
35 g di farina di castagne macinata a pietra*
1 uovo 
1 cucchiaino di curcuma
sale

per il ripieno:
300 g di mele (della banca del seme della garfagnana a prevalenza Mele del Giappone)
1 cipolla
cucchiaio e mezzo di zucchero di canna
20 cl di brandy
4 cucchiai olio evo 
sale e pepe qb
1punta di cucchiaino di curry

per condire:
burro e erbe aromatiche fresche (timo, rosmarino e salvia)

Preparate il ripieno. Sbucciate la cipolla, tagliatela a fettine sottilissime e fattela imbiondire in padella con 2 cucchiai d'olio evo e un pizzico di sale. Aggiungette lo zucchero e lasciate caramellare per altri 2 o tre minuti, poi mettete da parte e al caldo. Nella stessa padella aggiungete dell'altro olio e fateci ammorbidire le mele sbucciate e tagliate molto sottilmente lo stesso che per la cipolla e salare. Quando sono morbide fare sfumare con il brandy e dopo un paio di minuti a giungerci la cipolla caramellata e amalgamare, condire con una punta di cucchiaino di curry e un pizzico di pepe nero (meglio se macinato al momento) mescolare e spegnete il fuoco. Lasciare raffreddare.


Scegliete delle patate di simile dimensione, lavatele, punzecchiarle con un coltello e adagiatele in una pirofila da microonde.
Cuocetele per 11/13 minuti a massima potenza, (premesso che ogni microonde avrà le sue caratteristiche, a voi l'esperimento).
Una volta cotte e fuori e del microonde dovette sbucciarle, quando sono ancora calde, un mio consiglio e che muniate di guanti, o pure se avete le mani d'amianto come me siete a posto così!
Schiaciate le patate, aggiungete le farina e la curcuma, l'uovo leggermente svatuto e salate. 
Impastate fino ad ottenere un impasto ideale per lavorare i gnocchi, è inconfondibile, lo saprete perché altrimenti non riuscirete a farli, ma se seguite le dose giuste e scegliete le patate adatte è fatta!
Prendette dei pezzettini d'impasto di 25 g più o meno, fatte una pallina bella liscia e affondate il police delicatamente allargando verso l'esterno per poter ottenere un concavo dove riempire col ripieno. 
Usate la punta del cucchiaino per rienpirli con delle piccole quantità di ripieno. Poi chiudete il gnocco ridandoli dandoli la forma originale tonda e adagiateli, a misura che sono pronti, su un strofinaccio o piano di lavoro infarinati, pronti via per essere gettati in una pentola di acqua bollente salata.
Quando affiorano in superficie è il segnale che son cotti. Prelevateli e fateli saltare delicatamente in padella dove avrete sciolto del burro e fatto insaporire con gli aromi freschi.



note:


ecco l'elenco dei link... per non perdere il filo e seguire tutta la storia!